Il Vangelo della domenica (Gv 1,1-18)
In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio.
Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.
In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta. Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto. Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto.
A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali, non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità.
UN PENSIERO PER VOI!
“In principio era il Verbo…” Con queste parole di S. Giovanni inizia il Vangelo di oggi: come una “nuova Creazione” il Natale ci regala l’Amore che riempie la storia! Dio abita la nostra storia, la nostra vita!
E aggiunge: “Veniva nel mondo la luce vera”. La luce rende visibile qualcosa, come quella stella e quella luce che accompagna tutti all’incontro con il Bambino.
“A quanti l’hanno accolto ha dato il potere di diventare figli di Dio”
Un potere, quello dell’Amore, che ci rende figli! L’abbiamo sentito dire così tante volte, che non ci pensiamo più! Ma cosa significhi l’ha spiegato benissimo papa Francesco nell’omelia di Natale: “Dio viene nel mondo come figlio per renderci figli. Oggi Dio ci meraviglia. Dice a ciascuno di noi: tu sei una meraviglia! Non sei inadeguato, non sei sbagliato; no, sei figlio di Dio. Sentirsi figlio vuol dire sentire la sua voce che ti sussurra nel cuore: tu sei una meraviglia!” Impariamo a meravigliarci, iniziamo questo anno apprezzando le piccole cose, accorgendoci con semplicità di quello che dona senso alla vita! Il segreto per farlo lo troviamo in quel “Bambino che giace nella mangiatoia”
Accogliamo il Signore nella nostra vita, lasciamo che la sua Presenza ci illumini: sia Natale nei nostri sguardi, nelle nostre parole, nelle nostre scelte!
Buona settimana! don Alessandro